L’Ordine degli Ingegneri della Provincia dell’Aquila ha organizzato un Consiglio Straordinario a Castel di Sangro da dove sono emersi ritardi dal punto di vista della crescita informatica a discapito dello sviluppo e della realizzazione delle opere
“Occorre accelerare i processi di informatizzazione telematica in tutto il territorio abruzzese, pena il rallentamento dell’evasione delle pratiche burocratiche e di conseguenza della realizzazione delle opere, pubbliche e private”, in occasione del Consiglio straordinario dell’Ordine degli Ingegneri della provincia dell’Aquila tenutosi a Castel di Sangro, il Presidente Elio Masciovecchio riporta nel dettaglio le esigenze espresse dal territorio. Non si vive di sole infrastrutture fisiche, anche quelle telematiche stanno assumendo un valore sempre crescente: “Perché l’urbanizzazione tematica possa davvero compiersi, è necessario dotare il territorio di un solido bacino infrastrutturale ma mentre nelle zone di Pescara, Teramo e Chieti ciò è avvenuto in misura maggiore, in quelle dell’Aquila si vive una fase ancora arretrata. Il Presidente della Provincia ci ha dato rassicurazione che i lavori verranno avviati, speriamo si possa darvi seguito in tempi brevi”.
L’Ordine degli Ingegneri continua intanto ad organizzare alcuni dei propri Consigli al di fuori del territorio di riferimento, “per cercare di far emergere la situazioni più problematiche e dar voce alle istanze di queste aree. Ora si è scelto Castel di Sangro, essendo una città piuttosto lontana dai centri nevralgici della regione e quindi capace di portare in superficie esigenze particolari, non è un caso che la necessità di creare le condizioni per una maggior e migliore opera di informatizzazione sia partita proprio da qui – spiega ancora Masciovecchio – Gli ostacoli burocratici sono di pari livello a quelli fisici, dovuti ad un certo isolamento geografico della città. Le pratiche istruite a Castel di Sangro devono compiere due o tre volte il percorso di andata e ritorno con Sulmona dove si trova il Genio Civile di riferimento prima di poter avere il via libera definitivo. La stessa situazione si verifica con la Sovrintendenza. Una giostra paradossale con cui si spreca tempo, che può invece essere accorciato con lo sviluppo di nuovi e più produttivi sistemi informatici. Noi pensiamo che una città talvolta in sofferenza per la lontananza dai principali centri dell’Abruzzo, non possa essere costretta a subire anche l’isolamento informatico. Colmare questo ritardo sarà sinonimo di progresso e crescita”.