Per l’Ordine degli Ingegneri occorre pensare a nuovi servizi che possano rimettere in moto l’economia della città e renderla un nodo cruciale internazionale.
Tecnologia, innovazione e servizi ad elevato valore aggiunto. È questa la proposta dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia de L’Aquila per rimettere in moto l’economia della città e farla divenire un nodo cruciale internazionale.
Un invito, quello degli Ingegneri, che giunge in seguito all’annuncio, avvenuto nei giorni scorsi circa la presentazione della bozza del ddl, depositato dal deputato Antonio Martino, volto a realizzare nel comprensorio de L’Aquila un distretto digitale, ovvero un Data Center, sul modello di quanto già realizzato nella californiana “Silicon Valley”.
‘La ricostruzione economica della città può e deve passare attraverso l’innovazione tecnologica – spiega il consigliere dell’Ordine Sante J Achille – La sperimentazione 5G ed il progetto Smart City garantiranno qualità di vita, rispetto dell’ambiente e ottimizzazione dei servizi. Le tecnologie al servizio della comunità cambieranno in meglio la nostra vita’.
Secondo gli Ingegneri per creare occupazione, attirare giovani e apportare linfa vitale in città, il solo Data Center non è sufficiente, occorre una strategia più complessa, ma indispensabile per spingere l’industria 4.0 e ottenere sviluppo economico, valorizzazione commerciale e sociale. Quello che è necessario è una visione più completa della città che punti sui servizi per dare valore alle imprese.
‘Come Ordine – afferma il consigliere – vogliamo farci portavoce insieme alle associazioni locali e al mondo imprenditoriale, della necessità di rimettere in moto l’economia de L’Aquila per renderla un nodo cruciale internazionale’.
Le tecnologie in questo senso hanno un effetto dirompente sull’occupazione e sulla vita dei cittadini e questo è di stimolo all’evoluzione sociale che porta il cambiamento. ‘Ma le tecnologie sono delle commodity attraverso cui si attua la rivoluzione socio-economica che è in atto – conclude Achille – sono il mezzo e non il fine ultimo. Gli investimenti per il futuro devono tener conto di questi ed altri fattori, in stretta correlazione con il territorio ed un mercato dalle dinamiche imprevedibili. Gli investimenti in tecnologia sono una condizione necessaria ma non sufficiente a generare quel valore aggiunto e quindi un vantaggio competitivo. Come diceva un politico degli anni ’70 riferendosi al proprio partito: “Vota … la mangusta della sinistra” – L’Aquila deve diventare una mangusta’.