È la posizione espressa dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia dell’Aquila, il cui presidente Pierluigi De Amicis scrive alla Regione: “Si tratta di un errore accorpare tutto su L’Aquila e Avezzano, poiché questa riorganizzazione non tiene conto delle esigenze dei singoli territori”. Critiche anche per la mancanza di condivisione della decisione
“Sopprimere l’Ufficio Tecnico del Genio Civile di Sulmona accorpando le competenze in materia sismica alla sede dell’Aquila e lasciando il residuale coordinamento tecnico funzionale a quella di Avezzano è un grave errore, nel merito e nel metodo”. Il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia dell’Aquila Pierluigi De Amicis interviene sul nodo legato agli Uffici dell’Ente, esprimendo piena contrarietà alla prevista decisione di riorganizzarli attraverso dismissioni e aggregazioni di attività.
De Amicis ha così scritto alle istituzioni del territorio, Giunta Regionale e Consiglio Regionale in primis, chiedendo spiegazioni ma soprattutto sottolineando gli effetti di un orientamento “non condivisibile in quanto non tiene conto delle esigenze dei singoli territori provinciali e dei cittadini – si legge nella missiva – Quanto si palesa non è un efficientamento dei servizi piuttosto il loro regresso perché allontanando gli uffici dal territorio scade la qualità del lavoro prestato”. Questo per quanto riguarda il merito, ma, per De Amicis, è opinabile anche il metodo individuato per arrivare alla riorganizzazione, essendo privo di reale condivisione con gli operatori e le categorie: “Non è chiaro se quanto riportato negli allegati dell’avviso ‘Elementi organizzativi, gestionali, economici correlati alle attività ai processi e ai procedimenti’ dei servizi Genio Civile L’Aquila e Avezzano – DPE 016, siano frutto di specifiche Deliberazioni di Giunta già prese o decisioni operate in via autonoma del Dipartimento. Poco importa, nell’uno o nell’altro caso la cosa è grave perché situazioni così importanti riguardanti il territorio, prima di essere messe in atto, necessiterebbero di una consultazione delle organizzazioni maggiormente coinvolte (Ordini, Collegi, Federazioni Regionali), quindi decise dall’indirizzo politico, per dare, nell’ambito delle risorse disponibili, la migliore soluzione possibile ai territori interessati e ai loro cittadini”.
La posizione degli ingegneri aquilani viene desunta proprio dalla lettura degli allegati dell’avviso DPE dove viene fatto esplicito riferimento alla Posizione Ufficio Sismica e Ricostruzione previsto all’Aquila, e alla Posizione Ufficio Tecnica e Sismica sito ad Avezzano, “mentre sparisce qualsiasi riferimento all’Ufficio di Sulmona, sembra quindi chiaro, non essendoci nel citato avviso un allegato specifico che riguardi questa città,che lo stesso deve considerarsi soppresso”. Un errore, per De Amicis, che invita la Regione “a riconsiderare gli atti emanati, mantenendo i tre Uffici nella provincia dell’Aquila e rideterminando le loro competenze in modo più adeguato, offrendo a ciascuno l’intera sfera di attività e controllo da svolgere sui territori di propria competenza”.